Appunti di viaggio
Se un viaggiatore si trovasse a percorrere la strada che da Candela si inoltra verso la Basentana, attraversando un territorio che solo a prima vista può sembrare inospitale e costeggiando centri come Melfi e Lagopesole su cui svettano castelli che risalgono all’epoca federiciana, colpito da improvviso bisogno di riposo decidesse di trovare ospitalità a Rionero, per rifocillarsi e trascorrere la notte, scoprirebbe una ridente cittadina, capace di mostrare episodi ricchi di atmosfere particolari in grado di sedimentare nell’immaginario, restando ben vivi tra i ricordi. (leggi tutto)
Camera di Commercio a Perugia
La società dell’informazione nella quale stiamo vivendo ormai da alcuni decenni ci stimola continuamente con la proposta di nuovi eventi. Si tratta di avvenimento spesso spettacolari, belli ma effimeri, che hanno come unico scopo quello di far parlare di se, ovvero di richiamare l’attenzione dei media e quindi, con effetto a cascata, dopo essere stati celebrati sulle pagine dei quotidiani e nei programmi delle numerose emittenti televisive, mettere in moto la molla dell’interesse del grande pubblico, o meglio ancora dei vari spezzoni di pubblico, che non vogliono rinunciare a vivere l’evento e quindi a parteciparvi direttamente. (leggi tutto)
Cimitero di Terni
Ex Borsa Merci a Perugia
Piazza Sprovieri
Come modificare ed abbellire luoghi consumati dalle abitudini
Il tema della piazza, ormai da vent’anni, è tra i più frequentati dagli architetti italiani e dalla committenza delle nostre amministrazioni comunali. La constatazione critica del totale oblio in cui era caduto e delle conseguenze negative sul tessuto delle periferie urbane aveva prodotto, negli Anni Ottanta, un sogno arnbizioso: quello di dotare ciascuna delle mitiche “cento città” di una piazza costruita ex novo, dotata di una serie di servizi studiati per attrarre cittadini di diverse fasce di età, di diversa estrazione sociale ed attività, così da soddisfare sia le loro esigenze private che il desiderio di incontro e di scambio che é alla base del senso di appartenenenza a un luogo determinato. Fallita la possibilità di realizzare un tale sogno, anche per l’ostilità dimostrata dalla categoria degli architetti, la piazza è diventata un tema di salvataggio, di restauro, di valorizzazione dell’esistente, di arredo urbano piuttosto che di radicale innovazione. L’approccio strategico è cambiato ma salvando alcune delle istanze originarie e, guardandosi indietro, si può dire oggi che in molti casi la modifica e l’abbellimento di luoghi consumati dalle abitudini e degradati a snodi viari ha contribuito a migliorare la vivibilità di molti spazi urbani e a formare una diffusa sensibilità fra i cittadini, non di rado espresso in concrete e pressanti richieste di qualità urbana.
La piazza che Mario Pisani ha trasformato, dopo aver vinto il concorso appositamente bandito dal comune di Acri, è un caso di valorizzazione di uno spazio significativo per la presenza della chiesa della Santissima Annunziata, ma privo di carattere e di identità spaziale.
Alla esigenza di caratterizzazione risponde efficacemente la linea a zig-zag che la attraversa longitudinalmente collegando tra loro degli spazi che in origine mancavano di relazioni concrete. Il ruolo della chiesa è sottolineato fortemente da un segno curvilineo che determina un dislivello ed é accompagnato do un corso d’acqua scrosciante e, a distanza, da una serie di panchine. Con pochi segni, che non tentano una impossibile armonizzazione di frammenti troppo diveris tra loro, ma operano una dissonante catena, Pisani é riuscito a dare un’identità forte a un luogo anonimo prendendosi cura di dare alla memoria (la chiesa preesistente) un valore nuovo e di organizzare con materie tipiche del luogo un tessuto che non è solo una pavimentazione, ma una guida per un percorso non convenzionale, capace di incidere positivamente sulle abitudini quotidiane.